LA DEBOLEZZA UMANA

LA DEBOLEZZA UMANA

(1)

Quando George arriva in albergo, si lava e mentre scende per il pranzo squilla il telefono:

Pronto, ciao amore!

Come stai, George? E come ti trovi nel paese delle meraviglie?

Sto molto bene qui. Ho finito il mio lavoro e ho altri due giorni per conoscere meglio questa bellissima città.

Mi fa molto piacere, e cosa mi dici riguardo agli interrogativi che ti ha postoil medico?

Ho già conosciuto diverse religioni attraverso le spiegazioni di chi le pratica, e a volte penso che Tom abbia ragione quando mi diceva che studiandole ci si allontana, o meglio: ho trovato parecchie incoerenze.

Ma George, il Cristianesimo ti può dare le risposte e la felicità che cerchi!

Lascia perdere, ho conosciuto un Michael che è cristiano, sostiene principi morali poi invece si abbassa a presentarmi ragazze d’intrattenimento, dunque non ne ha di migliori rispetto a Tom e Kakh che sono atei.

George, le persone sbagliano e commettono errori e peccati, ciò non significa che la religione sia sbagliata, non sono certo gli esseri umani attraverso i loro comportamenti che dimostrano la validità di un credo.

Hai ragione; come stanno i bambini?

Bene, ci manchi molto George, torna presto!

Anche voi mi mancate tanto e spero di rivedervi il prima possibile…

Al ristorante dell’albergo, George trova un buffet che stanno approntando proprio in quel momento. Oggi è ricco di piatti tipici dal profumo invitante. Ci sono molti turisti, provenienti da tutto il mondo, forse un convegno internazionale, perché sembra che si conoscano, dunque decide di accomodarsi un po’ lontano da quella folla rumorosa. Mentre mangia tranquillo gustando un riso al curry, nota la presenza di una ragazza indiana di rarissima bellezza, che cammina con leggerezza tra i tavoli. Capelli neri lunghissimi e lucenti, occhi nocciola che sembrano disegnati talmente perfetti, la bocca sorridente, un modo di atteggiarsi che tutti i clienti del ristorante non possono fare a meno di ammirare.
George è inequivocabilmente attratto da questa bellezza, ma cerca di non guardarla e continua a mangiare; invece è proprio lei che si avvicina al suo tavolo e senza preamboli si siede accanto a lui:

Mi chiamo Ormila, sono di Delhi, il mio nome significa ‘la magica’; mi sono sentita in colpa quando ho visto che lei mi stava fissando; è seduto qui tutto solo. Vuole che le faccia compagnia? Potremmo passare assieme una meravigliosa serata...

George la guarda bene e nota che la ragazza è molto discinta, la pancia è completamente scoperta, e la gonna cortissima copre ben poco del suo corpo. Il sorriso malizioso ma eccezionalmente dolce, promette molto. George non si capacita del fatto di essere così fortunato che si sia avvicinata proprio a lui, la sua autostima ne giova molto, e le risponde:

Sono inglese e mi chiamo George. Mi scusi, ma sono stato molto impegnato in questi giorni ed ora vorrei stare da solo.

Mi piace come si veste…

Lei è molto gentile, ma non sono interessato.

Si vede che non è abituato a queste situazioni, posso mostrarle il test dell’aids!

Poi allunga la sua mano per sfiorare quella di George. Lui ritira la mano con calma.

Grazie ma sono sposato!

Sua moglie è qui con lei?

No, lei è rimasta in GranBretagna.

Tutti quelli che vengono in India, dall’Europa o dagli Stati Uniti, sono sposati, ma non rinunciano a divertirsi, la magia indiana è inebriante…

La ringrazio ma non mi interessa.

E’la prima volta che incontro uno come lei nella mia vita. Quanto è complicato! Questa è davvero la prima volta che un uomo mi rifiuta!

Si alza in piedi, girandosi di scatto, e se ne va. George ripete a sé stesso: Io sarei complicato perché non voglio tradire mia moglie? Perché rispetto i miei principi? Drammatico è che questa ragazza, dal suo punto di vista, secondo la sua logica, può anche avere ragione. Se nessuno l’ha mai rifiutata. È la vita che ci mostra ogni giorno alcune stranezze che da soli non riusciamo a spiegarci, non sappiamo interpretarle. La logica è sempre soggettiva e questa ragazza oramai si è forgiata una sua personale ‘certezza’ in base alla sua esperienza, io sono stato quella eccezione che lei non riesce però a comprendere.

(2)

Intanto che finisce di gustare il dolce, George ha un’illuminazione, pensa al fuso orario tra India ed Inghilterra. Katerina lo aveva chiamato circa quattro ore prima, erano le sette del mattino a Londra.Sua moglie aveva una voce sveglia, ma solitamente non si svegliava mai a quell’ora.
Una strana sensazione gli mette ansia, ma cerca di non pensarci; sale in camera accende il computer per scrivere una mail a Kakh ed informarlo circa la buona riuscita dei contratto, poi apre Facebook e trova una richiesta di amicizia da parte del dottor Tom, l’accetta ed entra nella sua bacheca come suo amico, ed ecco che gli cade l’occhio sulle foto che il medico ha fatto poche ore prima. Molte foto appena caricate lo ritraggono insieme a Katerina mentre mangiano evidentemente in allegra compagnia, ed anche il commento del medico sotto il post riporta specificato -Con Katerina -. Legge l’orario e vede che sono state caricate proprio nel momento in cui stava parlando con sua moglie.
Prova subito a richiamarla al telefono, ma è spento; allora chiama il medico che invece, seppur con voce assonnata, risponde subito:

Salve George, come sta? Ho sentito da Katerina che sta avendo un riscontro negativo dalla sua ricerca delle religioni ...

E quando gliel’avrebbe detto?

Dopo aver parlato al telefono con lei mentre la riaccompagnavo a casa poche ore fa.

Che cosa facevate insieme?

Eravamo alla festa della chiesa insieme, complimenti è una donna eccezionale ...

Tom parla, ma George non ha voglia di ascoltarlo e dopo poco riattacca il telefono. Si butta sul letto a pensare e questa volta è davvero sconvolto dall’insolenza di Tom. Poi senza sapere come, si ritrova in portineria a chiedere notizie di quella ragazza, Ormila. Il portiere gli dice che è appena salita in camera con un cliente cinese.
George chiede ingenuamente:

A far cosa?

E come faccio a saperlo?

George si sente imbarazzato da questa domanda. Capsce di essere molto nervoso e di non sapere cosa fare. Quello che voleva in quel preciso momento, era di vendicarsi.

Pensa di chiedere a Michael di procurargli delle ragazze.

Pronto, Michael?

Salve, George. Come mai mi chiama a quest’ora? E’ successo qualcosa?

George si accorge dell’orario e guarda l’orologio, erano le sette e mezzo.

Mi scusi, Michael, volevo assicurarmi che tutto fosse a posto. Mi scusi ancora. Ci sentiamo domani.

A domani, grazie per la telefonata.

George prova vergogna e riattacca. E’ salvo, non è caduto nell’immoralità, però sarebbe bastato davvero poco. Non ha sonno, anzi è molto agitato, l’adrenalina della rabbia gli sta salendo al cervello, e cammina avanti e indietro nella sua stanza d’albergo,arrabbiato e offeso. Pensare a sua moglie che forse lo tradiva lo rende davvero furioso, e si rammarica di non aver accettato la proposta della ragazza più bella mai vista in vita sua a causa di certi suoi principi morali.
Poi pensa che forse è stato un bene, ma non si dà pace. Deve fare qualcosa, ma cosa? Riapre Facebook e vi trova altre foto meno recenti del medico con Katerina, sempre ad una festa, e comprende che era proprio la sera di cui lui aveva fortemente sospettato.
[Improvvisamente gli viene in mente:
-Ma possibile proprio la chiesa ospitava adulti che si divertivano assieme senza i rispettivi coniugi? Sanno che Katerina è sposata, e nessuno dice nulla vedendola in allegra compagnia di un altro uomo, mentre il marito è assente? Che posto immorale! O forse sono solo congetture senza fondamenta?]
Gli viene in mente poi il suo amico Adam:
Se riesce a trovare le risposte per le questioni più importanti dell’esistenza, ed averne la certezza, costruire dei pilastri solidi, potrà facilmente contenere ogni situazione difficile e reagire in modo intelligente e costruttivo ai vari problemi di questa vita terrena, sarà risoluto in modo sereno sapendo esattamente come affrontarli. Se si concentra sulla ricerca dentro la sua anima, troverà la felicità e risolverà tutti gli altri problemi. Quando tornerà vedrà le cose in maniera differente, da un’altra angolatura-Ma perché Adam difende Katerina, forse perché è una credente come lui? E decide di chiamarlo al telefono:

Pronto, salve, chi parla?

Buongiorno Adam, sono George dall’India, come sta?

Buongiorno, bene, un buongiorno da un occidentale che chiama dall’oriente! E lei come sta? Come vanno le cose?

Malissimo, Katerina ha passato la serata con Tom il medico, sono stati fuori fino all’alba, poi ho scoperto che anche quella famosa notte erano insieme.

Come ha fatto a saperlo?

Da Tom stesso. Ha pubblicato le foto sulla sua pagina Facebook. Può vederle con i suoi occhi.

E dov’è la novità?

Lei già sapeva che Katerina aveva passato la serata con lui in quella volta…

Si, ma…

Ciò che conta ora è: cosa intende fare lei? Non perda la calma e il controllo, cerchi di risolvere prima le questioni per le quali è andato in India, il lavoro e la sua ricerca spirituale.

Vorrei potermi vendicare!

In questo momento è troppo vulnerabile, deve tranquillizzarsi e non prendere decisioni affrettate, perché potrebbero essere devastanti, pericolose per se stesso, se resisterà diventerà più forte!

Vorrei andare a divertirmi con una ragazza del posto e pubblicare le foto per darle una lezione!

Ma no, si farà del male e passerà dalla parte del torto.

Io?

E poi se anche sua moglie è stata in compagnia di quell’uomo non è detto che l’abbia tradita, o che pensi di farlo. Veramente se vuole saperlo, io proprio non ci credo.

Perché si ostina a difenderla? Forse perché è una credente come lei?

Non la sto difendendo, io non la conosco neanche, ma spesso le cose non sono come ci appaiono, sappiamo solo che erano insieme, partecipavano a serate in chiesa. Non si arrabbi con me, è lei che mi ha chiamato.

Mi scusi, non mi arrabbio con lei, certo che no, sono proprio stanco e amareggiato, molto arrabbiato. Stavo per andare con Ormilia…

Non si preoccupi… Chi è Ormila?

Una ragazza che si era offerta di passare la notte con me, ma io l’ho rifiutata, ora però vorrei andare a cercarla...

Mi dica George, perché l’ha rifiutata?

Perché non volevo calpestare i miei principi, venire meno alla mia dignità, all’onore di marito fedele, ma sono stato uno stupido.

Io non penso proprio, anzi è stato molto forte e saggio, e comunque perché ora vuole deviare dalle sue sane convinzioni e sporcarsi? Offenderebbe sé stesso e anche quella ragazza! Ci pensa? Userebbe quella ragazza doppiamente, una volta per avere il suo piacere, la seconda per vendicarsi di qualcun altro!

Cosa devo fare?

Torni a concentrarsi sui suoi obiettivi!

Ritornerò a Londra tra due giorni, possiamo vederci?

L’aspetto.

George ancora non ha sonno, torna sul computer ed apre la bacheca Facebook di Adam dove trova vari articoli, non ci sono foto, e gli cade l’occhio su uno di questi:

Lezioni di un amico alla ricerca della felicità.

Il mio amico ha sani principi e cerca la strada per arrivare alla felicità, la sua ricerca è sincera, ma le pressioni esercitate su di lui sono forse troppe. Tuttavia, da lui ho imparato che per arrivare alla felicità non servono soldi, nemmeno una ottima posizione sociale, ma solo tanta, continua determinazione.

Per costruire una vita felice si devono prima trovare i pilastri fondamentali: sono le risposte alle domande più importanti

a) Chi ci ha creati? b) Qual è la motivazione della nostra vita su questa terra?

E colui che non ha trovato risposte convincenti ai più importanti interrogativi, non potrà mai pensare di essere davvero un essere umano felice.

Esistono delle persone che complicano le risposte o meglio cercano delle risposte complicate, le quali poi danneggiano la loro vita, perché provano a dare un senso all’assurdo. Dicono di non riuscire a superare le difficoltà perché non hanno il metodo corretto, nemmeno hanno le basi.

Solo quando le risposte fondamentali sono semplici, e il metodo facilmente applicabile, tale che prevenga la maggior parte dei mali, si riescono a superare i problemi quotidiani.

Alcune persone dimenticano lo scopo per il quale stanno vivendo, oppure proprio non lo conoscono. Camminano senza una meta e chiaramente lungo la strada cadono oppure deviano, o si perdono nel disorientamento.

Altri hanno illusioni assurde e poi si scontrano con la realtà che è un’altra cosa, rimangono fortemente colpiti, danneggiati profondamente e quindi si deprimono.

Non dobbiamo mai perdere di vista la nostra moralità, mai rinunciarvi, mai scendere a compromessi con la buona etica, che è dentro ognuno di noi. Essa è il veicolo ben funzionante che ci permette di intraprendere il cammino.

Chi cerca la felicità con sincerità, sacrificio e pazienza, trova meno impedimenti sulla sua via.

Ci sono altri interrogativi grandi e aperti, ne parleremo successivamente.

Saluti, Adam.

(3)

George non sa cosa pensare, si sente un po’ offeso perché Adam non gli ha chiesto il permesso di scrivere su di lui, anche se non c’è il suo nome, e mentre riflette suona il telefono;
è l’operatore che gli dice che la ragazza, Ormila, è scesa nell’atrio:

Vuole che la ragazza venga nella sua stanza?

George attende un attimo prima di rispondere.

Non so…

Scusi, non ho capito.

No scendo io, per favore la faccia aspettare.

George scende nell’hall dell’albergo per incontrare la ragazza. Mentre pensa come comportarsi con lei, l’ascensore si ferma davanti alla portineria. Aperta la porta, vede la ragazza davanti a se.

Salve Ormila, ci sediamo qui su questo divano?

Va bene

Appena accomodati, Ormila sorride e dice:

Mi sono sentita veramente felice quando il portiere mi ha detto che mi stava cercando.

Perchè?

Mi ero offesa per essere stata respinta, rifiutata, per non essere abbastanza bella per lei.

Invece si sbaglia, lei è eccezionalmente bella, non le manca nulla.

Allora andiamo in camera sua.

Possiamo parlare qua invece?

Parlare di che cosa?

Posso farle delle domande semplici? E potrebbe rispondermi in modo sincero?

Va bene anche se non capisco cosa possa lei voler sapere proprio da una come me!

Mi dica, lei è felice?

La ragazza lo guarda ancora più allibita e incredula:

Questa è l’ultima domanda che mi potevo immaginare. Se lei intende felice per avere bellezza, salute e denaro le dico sì, certo!

No, veramente intendo dire se è felice nel suo cuore, capisce in che senso? Nella sua anima.

Vuole che io sia sincera? Questa domanda mi provoca molto dolore. Invero io scappo dal dover ascoltare la mia anima, scappo usando tutto il denaro che guadagno, lo spendo per essere sempre più attraente e desiderata, per continuare a fare quello che faccio senza voler riflettere sul male che mi faccio da sola, lo spendo per divertirmi forzatamente e non pensare, cerco di non pensare alla tristezza che ho dentro.

Quale è la ragione della sua tristezza? Perché non vuole trovare anche lei la felicità?

Non lo so proprio, la mia vita è vuota, sono molto impegnata, ma è vuota di valori.

Lei sta cercando di trovare un vero valore alla sua vita, oppure questo non le interessa?

No, io sono di quelle persone che non sono capaci di trovare delle risposte. Io non merito la felicità.

Perché non se la meriterebbe?

Io non lo cerco perché io non merito questo valore, io sono solo un oggetto di divertimento

Lei è quello che vuole essere, ma può essere diversa, basta volerlo con determinazione; ma mi dica: perché era contenta quando ha saputo che io, proprio io, l’avevo cercata?

Mah, forse perché io non perdo mai, e quindi avevo la possibilità di vincere anche con lei, o forse perché lei già da subito mi è parso diverso, molto diverso da tutti gli altri clienti.

Lei sa perchè la stavo cercando?

No…

Voglio essere sincero, dapprima qualche ora fa, l’ho cercata perché ho il dubbio che mia moglie a Londra mi stia tradendo e volevo vendicarmi di lei, ma adesso ho cambiato idea.

Vede che io sono solo un oggetto con cui lei, o chiunque altro si può vendicare?

No mi scusi, non è affatto vero, anzi.

Mi usate per uno scopo anche peggiore di quello di volersi divertire con me. Valgo meno di quello che penso.

E’ lei che sta biasimandosi e umiliandosi da sola…

Questa è la prima volta che una persona mi affronta con un argomento del genere, e mi costringe ad un confronto con me stessa .

Mi deve scusare. Non volevo offenderla o ferirla.

Questa che si è palesata è comunque la realtà.

Che cosa vuol dire?

A volte fuggiamo da noi stessi per non vedere la verità.

Non capisco…

George la prende per mano, lei si ritira e dice piangendo:

E’ assurdo fuggire dalla vita, è un flagello, anche se sembra un atto di coraggio.

Domando ancora scusa per quanto le ho detto.

Voleva rinunciare ai suoi principi morali per vendicarsi di sua moglie!Sono un essere insignificante fino a questo punto?

Questa volta è lei cherifiuta di salire nella mia camera?

Sì, sono io quella che rifiuta, adesso.

Qual’è la sua religione?

Non seguo nessuna religione, secondo lei una persona religiosa può fare ciò che faccio io?

Mia moglie è molto religiosa e penso mi stia tradendo con un altro uomo.

Lei pensa male di sua moglie, ma non ha nessuna certezza. Comunque i miei genitori sono buddisti, ma io ho lasciato il Buddismo per le sue contraddizioni. Sono una ex buddista non religiosa.

Come fa a parlare così della religione dei suoi genitori?

E› la nostra religione. Possiamo aggiungere e modificare ciò che vogliamo. Per questo motivo non seguo nessuna religione. Penso che la non religiosità così diffusa oggi possa essere una modificazione della religione stessa. Moltissime filosofie, per esempio la New Age, sono in realtà delle modificazioni religiose. Ora me ne vado. Devo smettere di fare questo lavoro, non tornerò più in questo albergo.

Perché?

Devo cercare di trovare il senso della mia vita e di nuovo la stima di me stessa. Anzi, devo ringraziarla per avermi aperto gli occhi.

Dove andrà?

Si alza dal divano, la maglietta succinta è bagnata di lacrime, tira su col naso come una bambina piccola, si toglie le scarpe con il tacco altissimo e corre via, fuori dall’hotel, lasciando George senza risposta, ma contento. Anche dal fango possono rinascere dei fiori purissimi.

(4)

George dorme fino a tardi, sono già le undici e viene svegliato dalla telefonata di Michael:

Come mai dorme ancora? Ha preso le abitudini di Kakh per caso?

Mi rimangono poche ore in India, meno di due giorni, cosa mi consiglia di fare? Dove potrei andare?

Ci sono parchi, chiese, templi, mercati, musei cosa preferisce? Scelga lei dove vuole andare.

Chiese, templi e moschee, direi vanno bene.

Bene, allora vada a visitare la chiesa di Saint James, la più famosa ed anche la più bella.

E altri luoghi di culto, musulmani, per esempio?

C’è una grande moschea a Dehli costruita di recente, l’architettura è davvero molto affascinante.

Bene grazie andrò a visitare questi luoghi, prenderò un taxi e mi farò portare dall’autista.

Assolutamente no, sarò io ad accompagnarla, faccia colazione, arrivo da lei in meno di mezz’ora!

Non si deve disturbare..

Non si preoccupi, lo faccio volentieri…

Appena George finisce di fare colazione, ecco la chiamata di Michael che gli dice di essere nella hall dell’albergo ad aspettarlo.

Sa che ieri stavo parlando con un cameriere indù e mi è venuto in mente proprio lei?

E perché un’indù dovrebbe farle ricordare me?

Si ricorda che mi aveva detto che quando avrei approfondito la conoscenza con le religioni inventate dagli uomini mi sarei allontanato da esse?

Certamente, me lo ricordo. Sono delle religioni inventate in periodi di arretratezza culturale e scientifica. Il Buddismo arrivò per risolvere i problemi di alcune classi sociali, oppure per legittimare nuove norme per proteggere tali classi, ma anche per adattare in seguito le nuove norme alle nuove edizioni, quindi una continua giustificazione alle evoluzioni e ai cambiamenti. Ecco la chiesa di Saint James costruita nel 1836.

E’ la più antica della zona?

Sì. È stata costruita appunto circa 300 anni fa.

E 300 anni fa non c’era il Cristianesimo in India?

Il Cristianesimo arrivò in modo importante in India, portato dalle colonizzazioni occidentali, tra il 1500 ed il 1975. Oggi è la terza religione nel paese dopo l’Induismo e l’Islam. I cristiani in India sono circa 24 milioni.

Solamente? Un numero molto basso rispetto al numero degli abitanti del vostro paese.

Sì, è vero, solo il 2,5 per cento della popolazione, ma stanno arrivando continuamente sostanziosi fondi per far convertire gli indiani, per cristianizzarli, facendo loro abbandonare l’Induismo che in realtà lo vede da lei, li rovina.

E lei trova opportuno che una religione sia imposta?

Sì se è per salvare la gente dalle dottrine obsolete come l’Induismo.

Entrano nella chiesa di straordinaria bellezza architettonica, ricca di statue imponenti. E’ davvero magnifica, ma George pensa :
Non sento alcuna spiritualità, non sento emozione, sembra più un monumento storico, un museo, un luogo culturale non mistico, ma non lo dice al suo gentile ospite per non offenderlo.

Che ne pensa?

È veramente bella.

Dove vuole andare adesso?

Alla grande moschea di Dehli.

Va bene. Anche se il posto non mi aggrada molto, ma come vuole.

Perché non le piace?

I musulmani sono selvaggi e barbari.

Perché dice barbari? Hanno costretto la gente a convertirsi con la forza?

Invero no, non hanno costretto nessuno a convertirsi con la forza, erano commercianti i primi arabi di qui.

Allora hanno pagato le persone come hanno fatto i cristiani?

No, nemmeno questo.

Allora come è andata?

Le persone hanno conosciuto la religione attraverso i primi commercianti arabi arrivati in India.

E dunque gli indiani che hanno abbracciato questa religione, lo hanno fatto per convinzione e non per forza, giusto o no?

In effetti è andata così, sono entrati nell’Islam per sfuggire alla classificazione odiosa dell’Induismo. Comunque nel 700 dopo Cristo sono arrivati anche come invasori.

Invasori?

Sì, la prima invasione fu guidata da Muhammad Bin Qasem al Thaqafi nel 700 A.D. circa.

Cioè da ben 1300 anni circa?

E sono aumentati finche’ l’Islam non e’ diventata la seconda religione in Inidia.

Quanti sono i musulmani in India?

Circa 180 milioni, ovvero il 15% circa della popolazione.

Quindi se il Pakistan e il Bangladesh non si fossero separati dall’India oggi l’India sarebbe musulmana?

Esatto, hanno dominato l’India per circa trecento anni.

Hanno costretto la gente ad abbracciare l’Islam?

No. Ma erano oppressori. Hanno sfruttato la povera gente per costruire enormi palazzi lussosi.

Muttih mi aveva accennato qualcosadurantela nostra visita alTaj Mahal.

In ogni caso, tutti quelli che hanno regnato in India sono stati duri oppressori. Per essere sinceri, i musulmani sono forse stati tra tutti quanti i più corretti, i più giusti.

Questo vuol dire che gli indù vivevano comunque meglio durante l’era musulmana?

Sì. Non tutti i governatori musulmani sono stati oppressori. L’oppressione è stato il carattere distintivo solo degli ultimi tempi della loro era. Erano, comunque, sempre più giusti della Compagnia Britannica dell’Est.

La storia si racconta da sé.

La ‘Compagnia Britannica dell’Est’ senza alcun ritegno, commise atti abominevoli; allora successe che gli indù assieme ai musulmani provarono ad affrontarli per scacciarli. La rivoluzione contro i britannici è andata avanti fino a quando fu arrestato il re musulmano e vennero fatti uccidere i suoi figli offrendo poi le loro teste su un vassoio ad un banchetto. Poi, hanno iniziato a perseguitare l›Islam ed i musulmani e abolito l›insegnamento islamico in qualsiasi scuola, e infine hanno saccheggiato le risorse dell›India.

I britannici? Che bestialità! Dove sono finiti i diritti umani?

Dei diritti umani sentiamo parlare solamente nelle conferenze e durante gli incontri ufficiali. Ma sono menzogne, la realtà è molto lontana dal vedere applicati tali nobili diritti. Eccoci arrivati alla moschea, che era il luogo di adunanza degli insorti contro gli inglesi. Gli Imam ordinarono la guerra santa, cioè l’insurrezione religiosa tramite una ‘fatwa’ (un ordine religioso emesso da sapienti). Questa moschea è stata costruita per ordine dell’imperatore mongolo Shah Jihan. Hanno impiegato tanti anni per costruirla, ed è stata terminata solo nel 1656; oggi è la più grande moschea dell’Asia, ha una capacità di 25.000 fedeli.

Una moschea antica.

È una costruzione architettonica mongolica. Eccola.

Entrano nella moschea e ammirano la bellissima costruzione. Michael eraa disagio e cercava di assecondare George, il quale decide di abbreviare la visita per rispetto dei sentimenti di Michael.

Vuole andare in qualche altro luogo?

Grazie, ma forse è un po’ tardi, ormai.

Dovrebbe però completare ciò che ha iniziato.

Cioè?

Lei ha visita una chiesa e una moschea, ma non un tempio degli indu’!

Avrei voluto, ma mi dispiacerebbe disturbarla ulteriormente…

Il tempio è sulla strada del ritorno. Vuole vederlo?

La ringrazio molto, sempre se non le crea disturbo.

Il tempio si chiama Akshardam. E’ un tempio moderno ultimato nel 2005.

Che mi dice degli affreschi?

Gli affreschi raffigurano i loro dei, animali, danzatrici, vi sono situateinoltre 20.000 statue. Quando provavano ammirazione per una qualunque cosa, la dichiaravano loro dio. Le religioni create dall’uomo sono assurde. C’è chi è devoto ai topi, per loro costruiscono templi sacri. C’è anche chi ha fede nei serpenti. Eccoci arrivati.

Si vede che è una bellissima costruzione.

È stata edificata utilizzando mattoni di sabbia color rosa, senza cemento o ferro.

A George piace molto il tempio, ma le statue gli danno quasi la nausea.

Il tempio è veramente grandioso, ma le statue, secondo me sono a dir poco un’esagerazione.

Si, è vero.

Quello che mi stupisce di più è che anche all’interno della chiese ci sono statue. Nelle moschee, però, no!

Ma le statue della chiesa sono dedicate a Gesu’ e non agli animali.

E’ vero,comunque sia la ringrazio del bellissimo giro turistico.

Durante il giro, George dimentica per un po’ la questione di Katerina e Tom, e prova un senso di tranquilità, che lo spinge a dare ragione ad Adam: ‘Concentrati sulle questioni importanti’ ... Quel giro per lui, è stato un passo avanti verso la strada della felicita’. Gli è ormai chiaro che le religioni ideate dall’uomo non fanno per lui.
Tornato in albergo si appresta a scrivere una e-mail ad Adam:

“Caro prezioso Amico mio, Le farà piacere sapere che ho accettato il Suo consiglio.

Non sono andato con la bellissima ragazza di cui le parlai, invece ho trascorso la giornata a visitare alcuni luoghi di culto differenti.

Sono giunto ad una considerazione e posso ora confermarLe di non voler approfondire la ricerca delle mie risposte nelle religioni inventate dall’uomo. Domani rientro a Londra, spero di rivederLa presto.

Il suo amico, George.”

Poi si stende sul letto, felice per la giornata trascorsa e della decisione di occuparsi delle questioni davvero importanti.

(5)

George si sveglia presto e fa una doccia rinfrescante. Guarda l’orologio, mancano quattro ore prima di andare all’aeroporto. Deve pensare a come trascorrerle, ma prima va a fare colazione.
Al ristorante incontra nuovamente il cameriere indù:

Buongiorno signore!

Buongiorno Kabur, so che la volta precedente ho parlato forse troppo ma avrei in verità altri interrogativi da farle, se me lo permette…

Nessun problema. Da voi l’Induismo come anche il Buddismo sono diventati una moda.

In che senso?

Gli occidentali vengono in India per sfuggire al consumismo e al materialismo, venite in oriente per cercare la spiritualità, avete voglia di meditare, vi calate nel folklore, nei riti lenti dell’oriente ma non sapete e non capite niente delle nostre religioni.

Va bene, forse ha ragione lei, ma posso farle una domanda, gli indù sono persone felici?

Forse i brahamini che sfruttano gli altri, ma non ne sono sicuro. Io faccio parte dei servi. Ha mai sentito parlare di Ghandi?

Sì, una personalità eccezionale.

Lui si è ribellato all’induismo e lo hanno ucciso.

Allora perché ribellarsi?

Perché se dovessimo rispettare in toto la nostra religione, non potremmo mai vivere come degli uguali.

Perché allora non ha cambiato religione?

Sono figlio di due genitori indù. Io non voglio ribellarmi e venire ucciso diventando un altro Ghandi.

Prego, accetti questa piccola mancia, anche in virtù del tempo che le ho fatto perdere.

La ringrazio.

Mentre è in camera a preparare la valigia suona il telefono, è Karimullah:

Buongiorno George, sono Karimullah!

Buongiorno!

Buongiorno George, ieri sono venuto in albergo per salutarla, ma lei era fuori, le ho lasciato in portineria i contratti firmati e vidimati dall’Ambasciata Britannica. Quando parte?

Grazie infinite, parto tra tre ore.

Vuole che l’accompagni in aeroporto?

Grazie, l’albergo mi metterà una macchina a disposizione.

Bene, attendo una copia del contratto firmata e vidimata da parte dell’Ambasciata Indiana.

George finita la chiamata pensa al motivo per il quale non si sente a suo agio con quell’uomo… Forse perché assomiglia a Bin Laden? Oppure per la sua profondità di sguardo? Forse perché troppo intransigente con Khakh? O forse perché non è riuscito a dimenticare l’attentato ai treni a Londra, o a causa dell’accanimento dei media contro i musulmani?
I documenti che trova in reception sono perfetti, proprio come li voleva, non è rimasto altro che vidimarli dall’ambasciata indiana a Londra. Guarda l’orologio, è tempo di muoversi verso l’aeroporto.
La macchina è pronta, in fondo gli dispiace lasciare quel paese indubbiamente affascinante.
Lungo la strada sfilano tante statue, e George sorride sentendosi certo che non troverà le sue risposte in alcuna spiritualità che impone l’adorazione delle statue.


Tags: