Le Ragioni della Felicità di Vita nell’Islam

Le Ragioni della Felicità di Vita nell’Islam

Le Ragioni della Felicità di Vita nell’Islam

La felicità nella vita che viviamo nell’Islam, ha diverse risorse e moltiplici cause, tra cui:

1. La felicità del monoteismo e la fede in Dio:

Nessuna felicità, né tranquillità, né sollievo può uguagliare la felicità e la tranquillità del Monoteismo. Allah rivelò nel Corano:

{82 Coloro che hanno creduto e non ammantano di iniquità la loro fede, ecco a chi spetta l’immunità; essi sono i ben guidati}.
[Al-An’âm (Il Bestiame):82]

Quindi, quanto più perfetto e integro il monoteismo, quanto più si può ottenere pace, tranquillità e felicità nella vita e nell’aldilà, in quanto Dio fa sì che il credente sentisse beato e contento nell’anima. Mentre il politeismo – che Dio ce ne salvi – comporta oppressione e sconforto nell’anima di chi lo pratica. Allah disse nel Corano:

{125 Allah apre il cuore all’Islàm a coloro che vuole guidare, colui che vuole sviare, lo stringe e opprime il suo petto, come a chi fa sforzo a salire verso il cielo. Così Allah impone l’infamità a coloro che non credono}. [Al-An’âm (Il Bestiame):125]

Quindi, non saranno sullo stesso livello coloro Dio l’ha illuminato con la luce dell’Islam, e coloro che si è buttato nelle tenebre del politeismo, allontanandosi da Dio che ha reso il suo cuore insensibile. Dunque, egli è in evidente errore. Allah disse nel Corano:

Sicurezza raggiunta

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Cassius Marcellus Clay Jr
Pugile Americano

Tanto più un musulmano s’approfondisce il Corano con la lettura, ed esegue i rituali con la dovuta sincerità, quanto più sarà vicino alla salvezza e lontano dalle tentazioni del diavolo”.

{22 Colui cui Allah apre il cuore all’Islàm e che possiede una luce che proviene dal suo Signore... Guai a coloro che hanno i cuori insensibili al Ricordo di Allah. Essi sono in errore evidente}. [Az-Zumar (I Gruppi):22]

E non sarà colui che s’era lasciato andare nel buio del politeismo e Dio l’ha guidato col suo permesso e la sua clemenza, come quello che persiste di stare nelle tenebre del politeismo, senza poterne uscire. Allah rivelò:

{122 Forse colui che era morto, e al quale abbiamo dato la vita affidandogli una luce per camminare tra gli uomini, sarebbe uguale a chi è nelle tenebre senza poterne uscire? Così sembrano graziose ai miscredenti le loro azioni}. [Al-An’âm (Il Bestiame):122]

2. Nominare Dio, pregarlo ed avvicinarsene.

Quanto può ottenere l’uomo dei beni vaghi della vita, e quanto può appropriarsi e avere fautori della felicità, non potrà ottenere la felicità fin quanto fosse lontano dal sentiero di Dio. La tranquillità non può essere ottenuta dall’uomo, solo quando sarà accanto a Dio, nell’ombra e nella fragranza del Suo ricordo. Allah disse nel Corano:

{28 coloro che credono, che rasserenano i loro cuori al Ricordo di Allah. In verità i cuori si rasserenano al Ricordo di Allah}. [Ar-Ra’d (Il Tuono):28]

Perché:(Vi è nel cuore scompiglio che non si assesta solo con l’andare incontro a Dio, e vi è una angoscia che non si dissipa solo nella Sua compagnia nel contemplazione, e vi è una tristezza che non si svanisce solo con il piacere di conoscerLo, e vi è un’ansia che non si placa solo con l’unanimità e lo sfuggire di esso a Lui, e vi è incendio di strazio che non si spegne solo con l’essere soddisfatto della sua norma, del suo divieto e della sorte che decide, abbracciando la pazienza fin quando non Gli si incontra. E vi è una richiesta impellente che non si ferma senza di esserne l’unico, e vi è un bisogno estremo che non si può colmare solo con il Suo amore, l’affidarsi in Lui, ricordare il Suo nome, esserne lealmente fedele, anche se gli donasse il mondo e ciò che contenga, non soddisfarà mai quel bisogno di Esso)4.

3. Le Buone Azioni:

Allah, il Sublime, disse nel Corano:

{29 Coloro che credono e operano il bene, avranno la beatitudine e il miglior rifugio}. [Ar-Ra’d (Il Tuono):29]

Coloro che credono –nei loro cuori – in Dio, nei Suoi angeli, nei Suoi libri, nei Suoi messaggeri e nell’ultimo giorno, approvando questa fede con le buone azioni –le azioni del cuore, come l’amare Dio, averne paura e pregarlo, e le azioni di contemplazione, come la preghiera e simile – hanno uno stato benevole di integrare il conforto e completare la tranquillità, dovuti di ciò che ottengono da Dio di consenso e benedizione nella vita e nell’aldilà. Dunque, ci è d’obbligo la buona azione con la fede. Allah disse nel Corano:

Religione del mondo e dell’aldilà

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Bernard Show
Autore Inglese

“L’uomo sapiente è più incline all’Islam degli altri, perché è l’unica religione che guarda alla stregua ai fatti della vita e dell’altra vita”.

La fede semplificata

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Nazmi Luca
Filosofo e pensatore Egiziano

“La dottrina Islamica è unica, semplice e con essa la fede taglia la strada a ogni paura e sconcerto, tranquillizza gli spiriti. Le porte di questa dottrina sono aperte a chiunque, nessuno escluso per causa raziale o colore di pelle. Così ogni uomo potrà trovarsi un posto nell’ombra di questa dottrina divina all’insegna della giusta uguaglianza che non fa distinzioni se non per la fede in Allah Onnipotente, Unico Signore dei mondi”.

{69 Coloro che credono, i Giudei, i Sabei o i Nazareni e chiunque creda in Allah e nell’Ultimo Giorno e compia il bene, non avranno niente da temere e non saranno afflitti}. [Al-Mâ’ida (La Tavola Imbandita):69]

E il Profeta Mohammed (Pace e Benedizione di Allah sulla Sua Anima), trovava il suo conforto e il suo piacere nella preghiera e nell’obbedienza. Egli diceva: «O Bilal, chiama per la preghiera, e ci fai confortare con essa» (Narrato da Abu Dauod).

4. Donare è il segreto di felicità:

E questo è un fatto verificato e provato. Noi troviamo chi fa carità agli altri è uno molto felice, ed anche uno dei più accettati sulla terra. Allah disse:

{92 Non avrete la vera pietà finché non sarete generosi con ciò che più amate. Tutto quello che donate Allah lo conosce}. [Âl ‘Imrân (La Famiglia di Imran):92]

E la donazione ha molti aspetti, e Dio aveva fatto della donazione di una parte del proprio bene, un pilastro dell’Islam. Quindi, ha obbligato lo (Zakat o la decima) dal ricco al povero, e ha deciso che questa donazione debba essere innata,e come una sorta di lealtà verso Dio, con il migliore che possieda, senza rimproveri e vessazione. Allah disse in proposito:

{264 O voi che credete, non vanificate le vostre elemosine con rimproveri e vessazioni, come quello che dà per mostrarsi alla gente e non crede in Allah e nell’Ultimo Giorno. Egli è come una roccia ricoperta di polvere sulla quale si rovescia un acquazzone e la lascia nuda. Essi non avranno nessun vantaggio dalle loro azioni. Allah non guida il popolo dei miscredenti}. [Al-Baqara (La Giovenca):264]

Anzi, ha esteso la donazione per superare i beni a ogni dono, sia esso denaro, pietanza, fatica o azione. Allah disse in proposito:

{8 [loro] che, nonostante il loro bisogno , nutrono il povero, l’orfano e il prigioniero; 9 [e interiormente affermano:] «È solo per il volto di Allah, che vi nutriamo; non ci aspettiamo da voi né ricompensa, né gratitudine}.[Al-Insân (L’Uomo):8-9]

Diritto e sicurezza

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Lauren Booth
Annunciatrice e giornalista Inglese

“Io mi sento come si fanno tutti i musulmani quando pregano; una dolce armonia e una gioia immensa. Questo è tutto quello di cui ho bisogno, giacché i miei figli sono messi al sicuro, non voglio altro dalla vita che questo”.

Anzi, anche se fosse limitata a un sorriso. Il Profeta disse: «E’ una ricompensa il tuo sorriso per un tuo fratello» (Narrato da Al Turmuzy) Inoltre disse: «Chi corre ad aiutare un suo fratello, Dio l’aiuterà, e chi togli l’angoscia da un musulmano, Dio gli toglierà ogni angoscia nel giorno del giudizio. E chi mantenga un segreto (di vergogna) di un musulmano, Dio lo ricompenserà il giorno del giudizio» (Narrato da Abu Dauod). Senza dubbio, questa donazione che perdura la felicità del mondo; mentre la donazione per un profitto materiale o con vessazione, non recava nulla di felicità, anche se fosse così in apparenza.

5. La fiducia come chiave di felicità:

Spesso una persona si sente impotente o incapace dinanzi qualche fatto, quindi si rivolge a un’altra persona forte per raggiungere il suo scopo. Ma chi sarà mai più potente di Dio?! La chiave della felicità consiste nell’affidarci in Dio Onnipotente, che ha in mano il regno dei cieli e della terra. Colui che, quando vuole una cosa, dice sii ed essa è. Allah disse:

{82 Quando vuole una cosa, il Suo ordine consiste nel dire “Sii” ed essa è}. [Yâ Sîn:82]

Perciò, Dio ordinò di confidarsi soltanto in Lui. Allah Disse:

{23 Due dei loro, timorati e colmati da Allah di grazia, dissero: «Entrate dalla porta; quando sarete dentro, trionferete. Confidate in Allah se siete credenti»}. [Al-Mâ’ida (La Tavola Imbandita):23]

Quale adeguatezza dunque si trova una persona dopo di tutto ciò, è sufficiente confidarsi e avere fiducia in Lui. Allah Disse:

{81 Dicono: “Siamo obbedienti!”; poi, quando ti lasciano, una parte di loro medita, di notte, tutt’altre cose da quelle che tu hai detto. Ma Allah scrive quello che tramano nella notte. Non ti curar di loro e riponi la tua fiducia in Allah. Allah è garante sufficiente}. [An-Nisâ’ (Le Donne):81]

E non vi è dubbio che ciò gli conferisca di tranquillità, conforto, felicità, adeguatezza e compimenti di fatti, non li conosce solo chi l’aveva provato. Allah disse nel Corano:

{2 Quando poi siano giunte al loro termine, trattenetele convenientemente o separatevi da esse convenientemente. Richiedete la testimonianza di due dei vostri uomini retti, che testimonino davanti ad Allah. Ecco a che cosa è esortato chi crede in Allah e nell’Ultimo Giorno. A chi teme Allah, Egli apre una via d’uscita, 3 e gli concede provvidenze da dove non ne attendeva. Allah basta a chi confida in Lui. In verità Allah realizza i Suoi intenti. Allah ha stabilito una misura per ogni cosa}. [At-Talâq (Il Divorzio):2-3]

Oltre a proteggere i confidati da satana. Allah disse:

{99 Egli non ha alcun potere su quelli che credono e confidano nel loro Signore,} [An-Nahl (Le Api):99]

E anche dai nemici. Allah disse nel Corano:

{173 Dicevano loro: “Si sono riuniti contro di voi, temeteli”. Ma questo accrebbe la loro fede e dissero: “Allah ci basterà, è il Migliore dei protettori”. 174 Ritornarono con la grazia e il favore di Allah, non li colse nessun male e perseguirono il Suo compiacimento. Allah possiede grazia immensa. 175 Certo è Satana che cerca di spaventarvi con i suoi alleati. Non abbiate paura di loro, ma temete Me se siete credenti}. [Âl ‘Imrân (La Famiglia di Imran):173-175]

Il segreto e la verità della fiducia, è perché il cuore si confida solo in Dio. Quindi, le cause non possono danneggiarlo direttamente con il cuore privo del confidarsi in essa. Inoltre non gli sarà anche utile dire mi confido in Dio, confidandosi in un’altro. È una cosa confidarsi con la lingua, e un’altra con il cuore.

6. Felicità nella certezza e fiducia in Allah:

La fede conferisce al credente certezza a fiducia assoluta in Dio, guadagnando fiducia in se stesso, e in seguito, non teme nulla in questa vita, perché egli sarà consapevole che tutta la sorta nella mano di Dio. L’Onnipotente disse nel Corano:

{17 E se Allah ti tocca con un’afflizione, solo Lui potrà sollevartene}.[Al-An’âm (Il Bestiame): 17]

E sarà anche certo che la sua provvidenza è solamente nella mano di Dio. Allah disse nel Corano:

{17 Voi adorate idoli in luogo di Allah e inventate una menzogna. Coloro che adorate all’infuori di Allah, non sono in grado di badare a voi in nulla. Cercate provvidenza presso Allah, adorateLo e siateGli riconoscenti: a Lui sarete ricondotti}. [Al-’Ankabût (Il Ragno):17]

E che non c’è animale sulla terra che Dio non provvede al suo cibo. Allah rivelò:

{6 Non c’è animale sulla terra, cui Allah non provveda il cibo; Egli conosce la sua tana e il suo rifugio, poiché tutto [è scritto] nel Libro chiarissimo}. [Hûd:6]

Anche quando non può provvedersi da solo. Allah disse:

{60 Quanti esseri viventi non si preoccupano del loro nutrimento! È Allah che nutre loro e voi. È Lui che tutto ascolta e conosce}. [Al-’Ankabût (Il Ragno):60]

Così il credente sarà anche certo che Dio provvederà, e che tale provvidenza, senza dubbio, è un diritto. Allah disse:

{22 Nel cielo c’è la vostra sussistenza e anche ciò che vi è stato promesso. 23 Per il Signore del cielo e della terra: tutto questo è vero come è vero che parlate}.[Adh-Dhâriyât (Quelle che spargono):22-23]

E che l’Onnipotente ha soppeso e suddiviso la provvidenza tra la gente e le valutò. Allah disse nel Corano:

{36 Di’: «In verità il mio Signore concede generosamente a chi vuole e lesina a chi vuole, ma la maggior parte degli uomini non lo sa»}. [Sabâ’:36]

E crede fermamente che Dio lo affligga sempre nel bene e nel male. Allah rivelò:

{35 Ogni anima gusterà la morte. Vi sottoporremo alla tentazione con il male e con il bene e poi a Noi sarete ricondotti}. [Al-Anbiyâ’ (I Profeti):35]

E se non fosse per la pietà di Dio, egli sarebbe perito brutalmente. Inoltre, egli sa che è un ospite in questo mondo, vivendo a lungo o morendo presto. Egli, senza dubbio, sarà trasferito all’altro mondo. Quindi, egli fa il suo cammino in questa vita, consapevole di questa verità: non teme le calamità, e non ha paura solo di Dio, anche se il suo nemico fosse a due palmi da lui. Dio disse in proposito di Mosè quando raggiunto da faraone e i suoi soldati:

{61 Quando le due schiere si avvistarono, i compagni di Mosè dissero: «Saremo raggiunti!».62 Disse [Mosè]: «Giammai, il mio Signore è con me e mi guiderà». 63 Rivelammo a Mosè: «Colpisci il mare con il tuo bastone». Subito si aprì e ogni parte [dell’acqua] fu come una montagna enorme. 64 Facemmo avvicinare gli altri, 65 e salvammo Mosè e tutti coloro che erano con lui, 66 mentre annegammo gli altri. 67 In verità in ciò vi è un segno! Ma la maggior parte di loro non crede}. [Ash-Shu’arâ’ (I Poeti): 61-67]

Ed ecco il Profeta Mohammed(Pace e Benedizione di Allah sulla Sua Anima): Se il suo nemico avesse guardato sotto i suoi piedi, l’avrebbe visto. Ma – con il tono di chi è fiducioso nel suo Signore, e mentre gli infedeli lo perseguitavano per ucciderlo - disse al suo compagno Abu Bakr, nascosto insieme a lui nella grotta: «Non ti affliggere, Allah è con noi».

{40 Se voi non lo aiutate Allah lo ha già soccorso il giorno in cui i miscredenti l’avevano bandito, lui, il secondo di due, quando erano nella caverna e diceva al suo compagno: «Non ti affliggere, Allah è con noi». Poi, Allah fece scendere su di lui la presenza di pace, lo sostenne con truppe che voi non vedeste, e rese infima la parola dei miscredenti, mentre la Parola di Allah è la più alta. Allah è eccelso, saggio}. [At-Tawba (Il Pentimento o la Disapprovazione):40]

Inoltre, Egli era certo che Dio che decide la morte, quindi non ne aveva paura. Allah disse:

{42 Allah accoglie le anime al momento della morte e durante il sonno. Trattiene poi quella di cui ha deciso la morte e rinvia l’altra fino ad un termine stabilito. In verità in ciò vi sono segni per coloro che riflettono}. [Az-Zumar (I Gruppi):42]

Anzi, egli sa che è un fatto scontato, del quale non si può svincolare. Allah rivelò:

“Alcune ricerche scientifiche indicano che aiutare gli altri agisce come una cura contro la ipertensione. Difatti, molti esperti di psicoanalisi affermano che aiutare gli altri potrebbe rallentare il nervosismo, perché impegnarsi nell’aiutare gli altri attiva nel corpo un’ormone chiamato “Androfin”, un elemento che aiuta a sentire beato ed estasiato. Dal canto suo, il Dott. Alan lix, ex direttore dell’Istituto “Sviluppare il Benessere”, afferma che, dando una mano agli altri, aiuta a diminuire la tensione nervosa, perché in questo modo, chi aiuta gli altri, non pensa più ai propri problemi personali, e si sente così più agiato psicologicamente”

{8 Di’ [loro, o Muhammad]: «Invero, la morte che fuggite vi verrà incontro, quindi sarete ricondotti a Colui che conosce l’invisibile e il palese, e vi informerà a proposito di quel che avrete fatto}. [Al-Jumu’a (Il Venerdì):8]

E che la morte non sopraggiunge solo nel momento già prescritto. Allah rivelò:

{61 Se Allah [volesse] punire [tutti] gli uomini delle loro colpe, non lascerebbe alcun essere vivente sulla terra. Li rimanda fino al termine stabilito. Quando poi giunge il termine, non potranno ritardarlo di un’ora né anticiparlo}. [An-Nahl (Le Api):61]

7. La soddisfazione è la porta della felicità:

La felicità è vivere soddisfatti, perché l’esasperazione e il malumore fanno scomodare la vita, l’anima e i sentimenti dell’uomo. Mentre la soddisfazione è la porta della felicità, della tranquillità, della beatitudine e del piacere. La soddisfazione è pace nel cuore dell’uomo per avere scelto Dio, e questa pace rende tutto ciò che capita nella vita bontà e felicità per l’uomo. La sua anima non si rivolgerà solo al suo Signore, e non si lamenterà di niente in questa vita. Gli fa lavorare e perseverare, invocando Dio. Poi, si soddisfarà di ciò che Dio l’aveva donato, e vivrà una vita beata e felice. E le soddisfazioni sono varie, di cui:

a. La soddisfazione di Dio come Signore, dell’Islam come religione, di Mohammad(Pace e Benedizione di Allah sulla Sua Anima) come profeta e messaggero. E chi non si soddisfa di questi, vivrà una vita di perpetua ansia e interrogativi scomodi. Il profeta disse: «Chi ha assaggiato il gusto della fede è colui che accettò Allah come Signore, l’Islam come religione e Mohammad(Pace e Benedizione di Allah sulla Sua Anima) come messaggero». (Narrato da Al Bukhary). E chi non aveva assaggiato il gusto della fede, non saprà il gusto della felicità. Anzi, continuerà a essere esasperato e scomodato. E la soddisfazione in Dio, significa la fede nell’esistenza di Allah, concepire la Sua immensità, la Sua saggezza, la Sua potenza, la Sua sapienza, i suoi nomi benevoli, e la fede e la sottomissione a Lui e al Suo culto. Altrimenti, rimarrà preda alla confusione, al malessere e alla depressione, che Dio ci salvi.

b. La soddisfazione nella virtù di Dio e della sua legislazione. Allah disse:

{65 No, per il tuo Signore, non saranno credenti finché non ti avranno eletto giudice delle loro discordie e finché non avranno accettato senza recriminare quello che avrai deciso, sottomettendosi completamente}. [An-Nisâ’ (Le Donne):65]

L’umanità ha sperimentato le diverse vie della miseria e dell’oppressione di questo mondo, sottomettendosi a leggi, norme e regole ingiuste e incomplete, perché sono fatte dagli uomini, e non dal creatore dell’umanità che saprebbe più di chiunque altro ciò che li farebbe bene. Allah rivelò:

{14 Non conoscerebbe ciò che Egli stesso ha creato, quando Egli è il Sottile, il Ben informato?} [Al-Mulk (La Sovranità):14]

C- L’accettazione del Suo decreto e del Suo destino. Dunque, il credente accetta tale decreto e destino perché è convinto che non gli succederà nulla se non per il volere dell’Onnipotente Dio, e che Egli guiderà il Suo cuore. Allah disse:

{11 Nessuna sventura colpisce [l’uomo] senza il permesso di Allah. Allah guida il cuore di chi crede in Lui. Allah è l’Onnisciente}.

[At-Taghâbun (Il Reciproco Inganno):11]

Il credente, perciò, accetta con piacere ogni decreto e destino da Lui disegnati, poiché egli è certo che nessuno può togliere il malessere eccetto Dio. Allah, l’Onnipotente rivelò:

{107 Se Allah decreta che ti giunga una sventura, non c’è nessuno, eccetto Lui, che possa liberartene. E se vuole un bene per te, nessuno può ostacolare la Sua grazia. Egli ne gratifica chi vuole tra i Suoi servi. Egli è il Perdonatore, il Misericordioso}. [Yûnus (Giona):107]

Una delle meraviglie della fede che fa guadagnare al credente la soddisfazione di ciò che Dio l’ha segnato, pazientare dinanzi la difficoltà e i disagi, e ringraziare dinanzi i doni e il benessere. Questo gli fa guadagnare una soddisfazione interiore che non si trova solo presso i credenti. Il Profeta disse:” Mi meraviglio del credente che, se si sta bene, e questo non è di tutti, ma solo per chi ha fede che, se ricevesse la gioia ringrazierebbe, e questo per il suo bene, e se subirebbe l’avversità pazienterebbe, e questo anche per il suo bene” (Narrato da Muslim). Anzi, il Profeta ci ha insegnato come dobbiamo essere soddisfatti anche quando vediamo chi è più ricco di noi, dicendo:”Guardate che è inferiore a voi, e non quelli superiori a voi, perché farete meglio a non disdegnare i beni donati a voi da Dio”. (Concordato dai narratori dei detti del Profeta)




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