La necessità delle società alla religione.

La necessità delle società alla religione.

La necessità delle società alla religione.

Se l’individuo avesse molto bisogno della religione, allora la necessità delle società alla stessa è ancora più forte e obbligatoria, perché la religione è come lo scudo protettivo della società. Si sa che la vita umana non può ergersi solo con la compartecipazione tra i suoi membri, adoperandosi per il bene comune:

La religion è vita

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Arnold J. Toynbee
Storico Britannico

“La religione è una delle facoltà necessarie alla natura umana; basterebbe dire che la mancanza di religione potrebbe incitare la persona a uno stato di disperazione spirituale che lo spingerebbe a chiedere la consolazione religiosa su banchetti che non hanno nulla di somigliante a essa”

L’epoca della preoccupazione

Renè Dolo
Autore Premio Nobel

“Noi viviamo nell’epoca della preoccupazione, e senza dubbio che le realizzazioni scientifiche e tecnologiche hanno aumentato il benessere e la prosperità dell’uomo, ma in cambio, non hanno aumentato la sua felicità o la sua tranquillità, ma al contrario, hanno aumentato la sua preoccupazione e la sua disperazione, oltre a colpirlo con le patologie psichiche che fanno, a loro volta, perdere i bei tratti di questa vita”.

La prova strepitosa

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Ernest Renan
Storico Francese

“È possibile che tutte le cose che amiamo possano svanirsi, o che la libertà di adoperare la ragione, la scienza e l’industria svanisca nel nulla, oppure del tutto abrogata, ma sarà impossibile che la religione possa estinguersi, anzi essa resterà una prova mirabile sull’invalidità della dottrina materialistica che stringe gli uomini negli strettoi abietti della vita terrestre”.

La vera legislazione

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Philipp Hitti
Storico Libanese

“La legislazione Islamica non fa differenza tra ciò che appartiene alla religione e ciò che riguarda la vita attuale, essa si concentra sulla relazione dell’uomo con Dio, e sui suoi obblighi verso di Lui; organizza queste come se fossero relazioni dell’uomo con il suo simile, per quanto concerne gli aspetti religiosi e non, tutti i comandamenti e divieti sono ben visibili, affermati chiaramente nel Corano, ove sono seimila versetti or sono, mille di essi riguardano la legislazione”

{O voi che credete, non profanate i simboli di Allah, né il mese sacro, né l’offerta sacrificale, né le ghirlande, né quelli che si dirigono verso la Sacra Casa bramando la grazia e il compiacimento del loro Signore. Dopo che vi sarete desacralizzati, potrete cacciare liberamente. E non vi spinga alla trasgressione l’odio per quelli che vi hanno scacciato dalla Sacra Moschea. Aiutatevi l’un l’altro in carità e pietà e non sostenetevi nel peccato e nella trasgressione. Temete Allah, Egli è severo nel castigo}.
[Al-Mâ’ida (La Tavola Imbandita) : 2]

Tale compartecipazione non può essere instaurata solo tramite una disciplina che regola le loro relazioni, determinando i loro doveri e garantendo i loro diritti.

Questa disciplina deve essere senz’altro proveniente da una fonte clemente, esperta, sapiente di ciò che hanno bisogno gli esseri umani. Allah disse: {Non conoscerebbe ciò che Egli stesso ha creato, quando Egli è il Sottile, il Ben informato?}
[Al-Mulk (La Sovranità): 14]

Tanto più la società si devia dalla religione, dalla sua legislazione e dalle sue norme, tanto più s’immergerà nell’oscurità del dubbio e del traviamento, dello smarrimento e della perdizione, della perplessità e della miseria.

E non vi è sulla faccia della terra una forza equivalente a quella della religiosità, o che possa uguagliarla nell’assicurare il rispetto dell’ordine e garantire la compattezza della società, e la stabilità del suo sistema per diffondere le condizioni del conforto e della tranquillità. Il suo segreto, consiste nel fatto che l’uomo si distingue da tutti gli altri esseri viventi per i suoi movimenti e i suoi comportamenti spontanei, guidati da una potenza invisibile, una fede dottrinale che gli rettifica l’anima facendolo seguire il proprio istinto con l’innata beatitudine e felicità. Allah disse nel Corano:

{È inutile che] parli ad alta voce, ché in verità Egli conosce il segreto, anche il più nascosto}. [Tâ-Hâ: 7]

L’uomo è guidato perpetuamente da una corretta o da una cattiva dottrina. Se è guidato dalla prima, condurrà una vita corretta. Se invece è guidato dalla seconda, ogni dettaglio della sua vita sarà corrotto.

Per questo motivo, la religione era la migliore garanzia poiché le relazioni tra la gente si ergono su una solida base di giustizia ed equità, e questo fu per una necessità sociale. Quindi, non bisogna meravigliarsi, se la religione è stata considerata da parte di tutte le nazioni come il cuore per il corpo.

E se la religione, generalmente, sarebbe a questo livello d’importanza, allora come mai assistiamo a una moltitudine di religioni e di sette religiose in questo mondo, e come mai vediamo che ogni nazione si accontenta e si attacca felice alla propria religione? Allora quale sarà la religione giusta che realizza ciò che l’umanità vorrebbe?! E quali sono i limiti della giusta religione?!

Una religione dove non vi è posto per i vizzi

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Tomas Arnold
Orientalista Britannico

“Noi pensiamo che uno dei motivi della calda accoglienza che Mohammad ricevette alla Medina, fosse la convinzione degli illuminati che abbracciare l’Islam, sarebbe un rimedio per il caos di cui bativa la loro comunità, dopo avere scoperto in esso un’organizzazione perfetta per la vita, che sottometteva le tendenze galoppanti della gente a regole e legislative messi da un’autorità sopra gli interessi individuali”

Dove sono le vostre menti

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Voltaire
Filosofo Francese

“Perché dubitate nell’esistenza di Dio?! Se non fosse per Lui, mia moglie m’avrebbe tradito, e il mio cameriere m’avrebbe rubato?!”.




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